Dopo circa sessant’anni di utilizzo di apparecchiature da palombaro straniere,
nel 1905, la Regia Marina farà progettare presso l’Arsenale di La Spezia, l’apparecchiatura da palombaro modello 1905.
L’elmo Modello 1905 sarà un elmo molto simile al classico dodici bulloni Siebe & Gorman, con alcune
piccole differenze costruttive.
Dal 1939 in avanti troviamo un secondo progetto dell’Arsenale di La Spezia per un nuovo modello di elmo che
verrà sempre chiamato Modello 1905 ma che in realtà sarà il Mod. 1905 secondo tipo. Questo elmo differirà sostanzialmente dal primo tipo e darà l’impronta classica agli elmi italiani, conosciuti e
apprezzati in tutto il mondo.
Questa la successione temporale delle apparecchiature da palombaro utilizzate dalla Regia Marina
Italiana.
1849 – 1878 Apparecchiatura tipo Heinke
con pompa a tre cilindri a volani
1870 –
1898 Apparecchiatura tipo Denayrouze-Rouquayrol (con Aeroforo o senza) e pompa a volani a due o tre cilindri
con sistema a giunti “Giffard” o pompa a leva a due cilindri rovesciati.
1898 -
1905 Apparecchiatura tipo Siebe & Gorman accoppiata inizialmente alle pompe già in uso del tipo
Denayrouze a due o tre cilindri. Dalla fine del 1800 adozione della pompa a un cilindro tipo Siebe & Gorman e
successivamente adozione delle pompe a due cilindri a doppio effetto sempre della Siebe & Gorman.
1905
–1940 Primo tipo di apparecchiatura interamente progettato dall’Arsenale di La Spezia con elmo
denominato Modello 1905. Verrà prodotto principalmente dalla ditta Italo Zannoni di La Spezia e da poche altre aziende minori. Lo troveremo accoppiato a pompe Siebe & Gorman.
1939 ca. à Apparecchiatura con elmo Mod.1905 di secondo tipo, costruito da
diverse aziende italiane (Salvas, Galeazzi, Sias, IAC, ecc.) accoppiato a pompe Siebe & Gorman o a pompe similari costruite dalle stesse ditte producenti l’elmo Mod.1905.
Elmo Italo Zannoni mod.1905 primo tipo
Elmo SIAS mod.1905 secondo tipo
Le principali ditte italiana di apparecchiature per palombari.
Ditta Italo Zannoni
E’ la più antica ditta italiana di cui si conosca l’esistenza. Fu fondata nel 1901 con sede a La Spezia in
Piazza Vittorio Emanuele 6.
Sicuramente, agli inizi, il grosso dell’attività fu come agente generale per l’Italia della inglese Siebe
& Gorman per poi trasformarsi in azienda costruttrice di scafandri.
La collaborazione con la Siebe & Gorman deve essere andata avanti per molti anni, sicuramente fino agli
inizi degli anni Trenta, quando venivano ancora costruiti in Italia su licenza della ditta inglese, i respiratori subacquei Davis per la fuoriuscita di emergenza dai sommergibili.
L’attività della ditta Italo Zannoni pare sia cessata completamente (sia come produzione sia come
commercializzazione) il primo ottobre del 1934. Appare evidente che è una cessazione puramente “societaria”, perché il 23 aprile del 1936, Italo Zannoni appare come Presidente e Consigliere Delegato
della Società Anonima S.I.A.S. che quindi possiamo supporre sia la continuazione della stessa Italo Zannoni.
Uno dei primi elmi commercializzati dalla Italo Zannoni. In pratica era un Siebe Gorman importato dall'Inghilterra nei primi anni del 900. Sicuramente
vennero poi successivamente assemblati in Italia.
Due immagini d'epoca che ritraggono un palombaro equipaggiato di elmo Italo Zannoni di prima produzione. Anche in questo caso è possibile notare la targa
rettangolare posta sul collare.
La targa posta sul collare. La dicitura fa riferimento alla qualifica di agente importatore esclusivo per l'Italia dei prodotti Siebe Gorman. Infatti,
Italo Zannoni iniziò così la sua attività per la Regia Marina.
Elmo Italo Zannoni mod.1905 primo tipo. Questo elmo iniziò a essere prodotto molto probabilmente intorno al 1910, subito dopo l'uscita dei disegni di
progetto dell'Arsenale di La Spezia. La targa sul collare è di forma ovale ma le caratteristiche dell'elmo sono quelle tipiche del Siebe Gorman dodici bulloni, pur con alcune caratteristiche
costruttive diverse.
Particolare della targa ovale. La scritta non fa più riferimento alla qualifica di agente per la Siebe Gorman, segno che da questo momento in poi la Italo
Zannoni non distribuisce solo elmi della Siebe Gorman ma li fabbrica presso i propri stabilimenti.
Officine Francesco Longobardo
Di questa ditta non si è mai avuto notizia fino al ritrovamento dell’elmo di cui sotto. Fino ad ora si è a
conoscenza di soli due elmi ritrovati e di una zavorra. Evidentemente fa parte di quelle ditte che, cercando il successo in un settore che andava espandendosi rapidamente, rimasero invece ai margini
dell’attività produttiva.
La ditta venne costituita il 6 febbraio del 1924 a La Spezia e aveva sede in Viale San Bartolomeo angolo Via
Campitelli. Era una azienda meccanica che aveva deciso di intraprendere anche la strada dello sfruttamento di brevetti per la fabbricazione di elmi da palombaro.
La denominazione F. Longobardo & C. cessa il 6 novembre del 1926. Da qui in avanti l’azienda cambierà
denominazione in Longobardo Francesco per poi divenire, il 9 dicembre del 1930, la S.n.c. Longobardo & Proja.
Di Francesco Longobardo si sa solo che era di Meta in provincia di Sorrento, dove nacque il 3 dicembre del
1870. Era quindi un quasi coetaneo di Italo Zannoni.
Una cosa molto curiosa è che l’elmo di questa ditta figura in un’immagine famosa della Scuola Palombari degli
anni Trenta.
Elmo Francesco Longobardo, matricolato con il numero 103
Particolare della targa messa sul collare dell'elmo Longobardo.
Particolare della foto di gruppo della Scuola Palombari della Regia Marina scattata probabilmente negli anni '30.In basso a sinistra è possibile vedere un
elmo Longobardo, inconfondibile per il suo aspetto unico.