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Diving Helmet Italy by Fabio Vitale
Diving Helmet Italy by Fabio Vitale

Raimondo Bucher: nasce un nuovo grande sport

Raimondo Bucher è stato un grande sportivo, sicuramente fuori dal comune e soprattutto un grande pioniere della subacquea e della fotocinematografia subacquea italiana e mondiale.

Nasce da padre italiano il 15 marzo 1912 in Ungheria, ma trascorre la sua giovinezza in Austria, dove ha modo di praticare molto sport eccellendo nelle attività natatorie, sciatorie ed alpinistiche. Nel 1932 entra nella Regia Aeronautica iscrivendosi alla scuola di pilotaggio aereo di Ponte San Pietro a Bergamo dove risulta il primo del corso e nel 1937 diventa istruttore di volo e di acrobazie prestando servizio alla Scuola di Pilotaggio di Foggia e poi di Capua. Nel 1939 viene assegnato al reparto caccia di Napoli e durante la seconda guerra mondiale partecipa a numerose azioni belliche per la difesa della città di Napoli e dello Stretto di Messina.  Dopo l'8 settembre si unisce agli Alleati per la guerra di liberazione, finita la quale rimane in servizio nella Aeronautica Militare con il grado di Capitano.

Nel 1937 i suoi allievi del corso di pilotaggio gli regalano una maschera ed un fucile subacquei  fatti venire appositamente dalla Francia. Bucher inizia a fare i primi tuffi nel mare di Napoli e a scoprire l’incredibile mondo subacqueo attraverso la pratica della caccia in apnea. Diventa un suo “chiodo fisso” modificare le attrezzature cercando di migliorarle. Una delle sue prime grandi intuizioni fu quella di sostituire l’unica lunga molla del suo fucile subacqueo con tre molle di diverso diametro e sistemate una dentro l’altra. Aveva preso spunto dal pezzo di una mitragliatrice di aereo che aveva visto smontare e con questo sistema applicato al fucile subacqueo riuscì ad avere una incredibile spinta sulla fiocina con un minore sforzo di ricarica. Con Massimo D'Asta perfeziona la manovra della compensazione con lo stringinaso, che gli permette di scendere in apnea anche a -25 metri. Nel 1942 recupera da un aereo Stukas abbattuto la macchina fotografica di bordo Robot che avendo la carica della pellicola automatica ben si presta ad un utilizzo marino. Ben presto quindi le costruisce uno scafandro ed inizia a fare le prime foto subacquee. Prendendo spunto dalle guarnizioni dei carrelli dei velivoli statunitensi, nel 1945 è il primo ad utilizzare le guarnizioni o-ring per le custodie subacque. In seguito commissiona alla ditta Magnaghi di Napoli la costruzione dei primi o-ring italiani. Negli anni a seguire progetterà, costruirà ed utilizzerà con successo numerosi scafandri e flash subacquei per diverse macchine fotografiche e cineprese.

Raimondo Bucher a bordo di un biplano della Regia Aeronautica negli anni ‘30

Nel 1949 a Capri scende in apnea a -29 metri in presenza di una commissione e nel 1950, accettando la sfida del Circolo Subacquei Napoletani, in presenza dei commissari federali scende a -30 metri e prende dalle mani dell'incredulo palombaro la targhetta dei 30m: questo fu il primo record mondiale ufficiale d'immersione in apnea. Inoltre, grazie al Commendatore Lisi della FIPS di Napoli che realizza un cortometraggio subacqueo in bianco e nero, è anche il primo record di apnea ad essere documentato cinematograficamente.

Nel 1952 nelle acque di Napoli stabilisce un nuovo record mondiale scendendo in apnea fino a -39 metri. Per quei tempi fu un evento incredibile, la scienza ufficiale dava come limite massimo per un essere umano la profondità di trenta metri. Raimondo Bucher aveva polverizzato tutte le convinzioni mediche di quegli anni. Divenne in brevissimo tempo uno dei personaggi più famosi e controversi dell’epoca. Conobbe molti grandi del cinema come Rossellini, la Bergman e Totò e molti uomini di Stato importanti come anche Lord Mountbatten. Raimondo Bucher stupiva perché riusciva in imprese eccezionali con la semplicità di un bambino.

Durante la sua vita di straordinario uomo sportivo e, soprattutto, di grande subacqueo, conosce nell’inverno del 1961 Luciana Civico, una bella ragazza dal fisico esile e tutt’altro che sportiva. Sarà perché a Raimondo Bucher piacevano le scommesse impossibili in campo sportivo o sarà stato perché l’emozione dell’innamoramento fa fare cose strane, il campione subacqueo le lancia una sfida : “signorina vuole diventare campionessa del mondo di immersione subacquea ?”           

1 novembre 1952, Bucher fissa il record del mondo di immersione in apnea a -39 metri. Nel 1950 ne aveva stabilito un altro a -30 metri.

 

Bucher porta in immersione Lord Mountbatten, siamo nel 1952.

Raimondo Bucher non aveva mai perso una scommessa e vinse anche quella: Luciana Civico conquistò il primato femminile di immersione ad aria raggiungendo la strabiliante quota di –80 metri. La prova venne effettuata nel Golfo di Napoli l’11 novembre 1962 e con condizioni di mare e di visibilità molto difficili. A questo ne seguirà un altro il 6 aprile del 1986 dove Luciana raggiungerà i –102 metri, record non certificato secondo tutti i canoni della CMAS ma la realtà è che i –102 furono raggiunti.

Luciana Civico, dal 1962, non è più scesa dalla barca del Comandante Bucher, diventando sua moglie e condividendo con lui 47 anni di vita e tutte le sue avventure e i suoi difficili percorsi di spirito libero del mondo subacqueo.

Il Comandante Bucher partecipa in seguito alla spedizione Sesto Continente e dedica il resto della sua vita alle imprese subacquee: sia di esplorazione che di divulgazione o di ricerca e sviluppo tecnici come la grande intuizione di modificare l’erogatore che utilizzava comunemente trasformandolo da erogatore a domanda a erogatore a offerta. È’ corallaro profondista con oltre 3000 immersioni fatte tra gli 80 e i 115 metri di profondità.

Ha continuato a praticare immersioni ad aria con la moglie, Luciana Civico, fino a pochi anni prima della sua scomparsa avvenuta il 10 settembre del 2008, dimostrando così che non esiste un'età per smettere di andare sott'acqua.

Bucher con Luciana Civico durante il periodo di preparazione al record di Luciana

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