Di questa ditta non si è mai avuto sentore fino al ritrovamento dell’elmo di cui sotto. Fino ad ora si è a conoscenza di soli due elmi ritrovati e di una zavorra. Evidentemente fa parte di quelle ditte che, cercando il successo in un settore che andava espandendosi rapidamente, rimasero invece ai margini dell’attività produttiva.
La ditta venne costituita il 6 febbraio del 1924 a La Spezia e aveva sede in Viale San Bartolomeo angolo Via Campitelli. Era una azienda meccanica che aveva deciso di intraprendere anche la strada dello sfruttamento di brevetti per la fabbricazione di elmi da palombaro.
La denominazione F. Longobardo & C. cessa il 6 novembre del 1926. Da qui in avanti l’azienda cambierà denominazione in Longobardo Francesco per poi divenire, il 9 dicembre del 1930, la S.n.c. Longobardo & Proja.
Di Francesco Longobardo si sa solo che era di Meta in provincia di Sorrento, dove nacque il 3 dicembre del 1870. Era quindi un quasi coetaneo di Italo Zannoni.
Una cosa molto curiosa è che l’elmo di questa ditta figura in un’immagine famosa della Scuola Palombari degli anni Trenta.
Successivamente al ritrovamento di questi due elmi è stato trovato quello che a tutti gli effetti sembra essere il prototipo su cui la Longobardo ha poi costruito gli elmi utilizzati anche nella Regia Marina e che è possibile vedere sotto (quello senza targhetta) in immagini di confronto con il Longobardo ufficiale.